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Deprimiti per esprimerti. Dal corpo, non dalla mente.

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L’altalena mentale

Molte persone vivono in uno stato continuo di sbilanciamento emozionale: o sono gasate, euforiche, piene di energia… oppure si sentono vuote, depresse, stanche, perse.

È il classico meccanismo della mente binaria, che non sa sostare nel mezzo, che divide tutto in giusto/sbagliato, bello/brutto, tutto/niente.


Ma il corpo… non è fatto così. Il corpo conosce le sfumature, i toni intermedi, la ciclicità & ci invita a viverle pienamente.

L'immenso valore del “deprimersi”

La parola “depressione” viene da de-primere, cioè “premere verso il basso”. Non è sempre qualcosa da evitare, anzi, al contrario, spesso è una chiamata al rallentamento, all’andare in profondità, al sentire ciò che normalmente non sentiamo quando siamo in corsa.


Deprimersi – nel senso buono – significa lasciare che il corpo si svuoti per poter tornare ad ascoltare.

Ed è proprio lì che si trovano pezzi dimenticati, frammenti importanti, desideri veri. Il problema non è la tristezza. Il problema è il giudizio mentale su di essa.


Deprimersi per tornare ad esprimersi autenticamente

Queste due fasi non sono separate, non è prima una e poi forse l’altra. Sono profondamente interconnesse ed interdipendenti fra loro


È necessario deprimersi per poter esprimersi, non puoi aprirti alla vita se prima non ti sei svuotato & non puoi dire davvero qualcosa se prima non hai ascoltato.

Chi prova a esprimersi saltando la fase di depressione, finisce spesso a creare dal vuoto o a cercare attenzioni. Chi si deprime senza esprimersi, rischia di ristagnare e chiudersi.Il corpo, invece, vive queste due fasi come parte dello stesso respiro: inspiro ed espiro. Contrazione ed espansione. Silenzio e suono.


Il corpo adora stare nelle mezze stagioni

Il corpo conosce l’autunno e la primavera, non ha solo estate e inverno, ma la mente odia i passaggi lenti, vuole tutto subito. Per questo si annoia. Il corpo, invece, gode anche delle sfumature, dei tempi morbidi, delle onde.


Chi torna al corpo impara ad abitare la vita, non a rincorrerla.

La bellezza dell’equilibrio incarnato

Vivere nel corpo vuol dire non essere più in balìa di ciò che accade, ma stare dentro ciò che accade, sapendo che è una fase, un movimento, un’onda.


Ogni onda che scende, prepara un’espressione più autentica. Ogni espressione vera nasce da una tristezza attraversata.

E se impariamo a restare presenti nel corpo, senza fuggire nei picchi né affondare nei vuoti, la vita torna a vibrare. Semplice. Umana. Intera.


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Quello che hai appena letto nasce da un lavoro quotidiano sul corpo, sull’ascolto e sulla trasformazione interiore. Molte delle rilfessioni & intuizioni che condivido qui sono frutto del percorso vissuto con Gianluca Conte, creatore di Biomagia – un portale dedicato alla crescita autentica, profonda e sensoriale. Se senti il desiderio di approfondire, puoi scoprire di più su www.biomagia.it.

📄 Leggi questo articolo in inglese → ““Depress to Express – From the Body, Not the Mind” ←




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