Sempre teso… anche quando non fai niente?
- Lorenzo Levati
- Jun 21
- 3 min read

"Forse il tuo corpo non è in allarme,è solo stanco di proteggerti da troppo tempo!"
Ci sono momenti in cui fuori è tutto tranquillo, nessuno ti rincorre, nessuno ti chiede niente, eppure dentro senti che non ti stai rilassando davvero.
Le spalle sono ancora su, la mandibola contratta, le mani tese, come se stessi trattenendo qualcosa che non sai nemmeno cosa sia, e le gambe non riescono a stare ferme, come se il corpo non potesse ancora fermarsi del tutto.
Succede anche nei momenti più silenziosi, quando non stai facendo nulla, ma senti comunque quella strana sensazione addosso, come se da un momento all’altro dovesse succedere qualcosa.
Questa tensione non viene da oggi.
Non è una reazione a quello che sta succedendo ora, è qualcosa che si è sedimentato nel corpo nel tempo, come un codice che si è scritto nei momenti in cui hai dovuto resistere, trattenerti, o proteggerti da qualcosa. Magari non potevi esprimere quello che sentivi, magari ti sei abituato a nasconderti per non creare problemi, e così il corpo ha imparato a stare in allerta anche quando il pericolo non c’è più.
Il problema è che, anche se oggi sei al sicuro, il corpo non lo sa. Continua a seguire lo stesso schema di allora, a tenere duro anche quando potrebbe finalmente lasciarsi andare.
Ma il corpo si stanca.
Stare in guardia continuamente pesa, e quella che una volta era una strategia di sopravvivenza, adesso è solo una tensione inutile, che ti toglie energia, lucidità e voglia di stare nelle cose.
A volte non ha nemmeno un nome, è solo quella sensazione strisciante di fatica sottile, come se ci fosse sempre qualcosa da fare, o da sistemare, anche quando non c’è nulla.
Allora che si fa?
Non serve forzare il rilassamento, non serve cercare chissà quale tecnica. Serve iniziare a guardare, piano, con attenzione, quello che c’è già adesso nel corpo...senza volerlo cambiare subito.
Puoi iniziare così:
Appoggia bene i piedi a terra, senti se ti sostengono davvero.
Lascia che la schiena si appoggi, senza trattenere.
Rilassa la mandibola, anche solo un po’.
Respira lento, senza sforzo.
E mentre fai tutto questo, prova a dirti:“Non devo proteggermi adesso. Posso stare.”
Il vero rilascio arriva quando smetti di voler cambiare qualcosa a tutti i costi e inizi a restare lì, con quello che c’è, anche se non è perfetto. È in quel momento che il corpo comincia a fidarsi, a sciogliere, a cedere un po’.
Il tuo corpo non è rotto!
È solo fedele a un’abitudine antica, a qualcosa che forse ti è servito, ma che ora puoi iniziare a lasciare andare, a modo tuo, senza sforzo, un giorno alla volt
a.
📍 Se senti che qualcosa dentro di te resta contratto anche quando fuori tutto sembra tranquillo, non è un errore. È il punto da cui puoi iniziare a cambiare davvero.
Quello che hai appena letto nasce da un lavoro quotidiano sul corpo, sull’ascolto e sulla trasformazione interiore. Molte delle rilfessioni & intuizioni che condivido qui sono frutto del percorso vissuto con Gianluca Conte, creatore di Biomagia – un portale dedicato alla crescita autentica, profonda e sensoriale. Se senti il desiderio di approfondire, puoi scoprire di più su www.biomagia.it.



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